Salute e benessere

CUP regionali del SSN: perché non funzionano

Il Centro Unico delle Prenotazioni regionali e a loro volta gestite dal SSN, purtroppo non funzionano come dovrebbero. Le linee sono quasi sempre occupate, e quando un paziente desidera prenotare una visita o un esame medico, le difficoltà sono sempre più complesse.

Le possibilità che ci sono di prenotare al CUP sono molteplici: esami strumentali, effettuare visite specialistiche, ricorrere a trattamenti terapeutici, ricoveri per accertamenti diagnostici e chiaramente, prenotare interventi chirurgici.

Il sistema sanitario italiano però, soprattutto quello di alcune regioni italiane, avrebbe problemi a gestire le visite, allungando quindi le prenotazioni, motivo per cui tanti cittadini italiani piuttosto rassegnati, optano per una visita privata.

Parlare con un operatore del CUP: una vera impresa

Che si tratti di chiamare per una semplice ecografia, una TAC, una mammografia o qualsiasi altro esame, le difficoltà di parlare con un operatore del CUP sono sempre più presenti. Il motivo è sempre lo stesso: poco personale e un aumento di domande sanitarie fuori misura.

Ovviamente con tutti i disagi sopraesposti è normale che l’utenza sia davvero stanca di liste d’attesa interminabili. Come si può facilmente intuire ciò fa nascere la domanda di servizi efficienti ed efficaci: a questa richiesta risponde coerentemente CupSolidale istituendo un vero CUP Centro prenotazioni sanitarie private adatto a pazienti con ogni esigenza.

Il 71,2% delle segnalazioni e lamentale, provengono da cittadini che non hanno avuto possibilità neppure di avere un primo contatto con l’operatore del CUP. Una soluzione per abbattere questo limite, potrebbe esser quella di assumere più addetti al telefono, ma per riuscirci, mancherebbero i fondi necessari da stanziare per la sanità.

Riuscire ad avere un appuntamento dopo mesi

Da alcune stime e report, molti cittadini riuscirebbero ad ottener un appuntamento dopo tanto tempo, qualcuno dopo mesi, altri addirittura nell’arco di uno, due e persino tre anni. Ecco un esempio pratico di attese:

  • Attesa di 720 giorni per una mammografia.
  • 375 Giorni per eseguire una ecografia.
  • 365 Giorni per eseguire una tac.
  • 180 Giorni per eseguire una risonanza magnetica.
  • 100 Giorni per eseguire una colonscopia.
  • Fino ad un anno circa per un appuntamento diabetologico.
  • 300 Giorni per una visita dermatologica, endocrinologica e reumatologica.
  • 270 Giorni per fare una visita sia odontoiatrica che oculistica.
  • 109 Gorni per fare una visita ginecologica.

Le operazioni chirurgiche non hanno tempi meno lunghi, visto che per un’operazione ortopedica o cardiologica, c’è chi attende un anno pieno. Mentre i giorni passano a 270 per sottoporsi ad un intervento d’ernia, infine 180 giorni per un intervento oncologico.

Andare a fare una visita molto lontano

Come abbiamo anticipato, alcuni CUP regionali hanno una miglior organizzazione rispetto ad altri. Ed è per questo che sorgono i primi problemi, visto che molta gente è costretta a spostarsi dalla propria regione solo per fare un’operazione a chilometri dalla propria città di residenza.

Questo comporterebbe un aumento di costi per via degli spostamenti, oltre che il tempo da perdere, il ritardo sul lavoro e soprattutto, disagi della propria vita quotidiana.

I CUP più efficienti risulterebbero essere al Nord Italia, probabilmente per via di una organizzazione migliore. Al Sud Italia invece, le liste di attesa sarebbero molto più lunghe, tanto che i giorni citati nell’elenco precedente, sarebbero nella maggior parte dei casi, provenienti dal Centro Unico di Prenotazione del Centro e del Sud del nostro Bel Paese.

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