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Come installare un pontile galleggiante a norma di legge

Le normative riguardo all’installazione di un pontile galleggiante possono rappresentare un percorso abbastanza complesso. Fortunatamente però, il carattere mobile di tali costruzioni può venire in aiuto.

Scegliendo dei pontili galleggianti mobili non c’è la necessità di installare una struttura fissa e nuova che può cambiare drasticamente il paesaggio e il luogo scelto.

Optare per un pontile galleggiante mobile come quelli di candockitalia.it evita quindi di dover presentare numerose certificazioni e documenti alla Regione e alle autorità competenti per la salvaguardia del patrimonio demaniale pubblico.

Se paragoniamo l’installazione di un pontile galleggiante fisso con uno mobile, nel secondo caso le procedure richieste sono più semplici e anche più rapide. Insomma, un bel risparmio di tempo e denaro.

Normativa per l’installazione di pontili galleggianti

I permessi possono variare a seconda della Regione o della Provincia in cui ci si trova o si vuole installare un pontile galleggiante. Un’altro importante distinguo deriva dall’uso che si vuole fare del pontile in questione.

Da prendere in considerazione a livello normativo esiste l’art 31 D. Lgs 79/2011, secondo il quale, i pontili galleggianti a carattere stagionale non hanno necessità di titoli edilizi o demaniali.

Questo riferimento normativo ha permesso di evitare la necessità di una concessione edilizia per realizzare ad esempio un pontile galleggiante per l’ormeggio di barche da diporto, nel caso in cui sia ancorato al fondale marino con catene legate a corpi morti in calcestruzzo.

Rimane però sempre un punto fondamentale, ovvero la competenza territoriale dei vari enti. Il Disegno Legislativo citato dice infatti che questa norma è valida a meno che non entrino in gioco le competenze regionali in materia.

Gli oneri di gestione e amministrazione del demanio marittimo, lacuale e fluviale sono infatti stati decentralizzati e rimangono in capo alle amministrazioni regionali. Sono quindi le singole Regioni a gestire permessi, regolamentazioni e sgomberi delle aree del demanio interessate.

Tuttavia, lo Stato può intervenire in qualunque momento per la classificazione del demanio marittimo. Una situazione decisamente complessa per chi desidera installare un ponteggio.

Per evitare di installare in modo illegale il proprio ponteggio, è quindi consigliato presentare la propria domanda in Regione e farsi seguire nell’iter burocratico da un legale specializzato.

Perché scegliere i pontili galleggianti

Perché scegliere un pontile galleggiante mobile? I motivi sono molteplici, oltre, come abbiamo visto, ad una facilitazione del districato mondo burocratico.

Eccone alcuni:

  • Possono essere smontati, in quanto non sono dotati di strutture fisse. Al contrario dei pontili fissi, non dovrebbe quindi essere necessario un permesso di costruzione.
  • Richiedono poco lavoro di manutenzione. A seconda della tipologia di pontile scelta, ci saranno poche azioni da compiere per mantenerlo pulito a lungo, ovvero rimuovere l’eccessiva flora marina nelle parti sommerse.
  • Durano a lungo nel tempo, in quanto sono fatti con materiali leggeri e resistenti, capaci di sopportare le più dure condizioni metereologiche.

Sia da un punto di vista normativo che di performance, i pontili galleggianti mobili rappresentano quindi un’ottima scelta per chi desidera dotarsi di un pontile.

C’è in molti casi anche la volontà di non deturpare il paesaggio e gli equilibri faunistici con opere volte alla cementificazione ed alla costruzione di strutture definitive e non rimovibili.

Il paesaggio di alcune zone d’Italia, come la costiera Amalfitana ad esempio sono patrimonio Unesco.