Acquisti on line

Le scarpe eleganti da uomo: un successo senza tempo

In questo periodo di incertezza (andrò al lavoro o lavorerò in smart working? Potrò andare a cena fuori o mi dovrò accontentare di un take-away?) anche il mondo degli acquisti della moda si è spostato on-line. L’incertezza ha influito soprattutto sulle scelte stilistiche, che, in particolare per quanto riguarda il mondo della calzatura, hanno virato verso i grandi classici, quei must have che non passano mai di moda e che saremo certi di poter sfruttare e sfoggiare anche a pandemia terminata.

Quali sono quindi i criteri per scegliere on-line una scarpa elegante da uomo?

 Made in Italy o made in bo?

Nella moda in generale, ma per quanto riguarda la moda calzaturiera in particolare, le maestranze nostrane hanno tecnica, tradizione e attenzione alla qualità dei materiali. Chiunque di noi ha fatto esperienza di un acquisto di una scarpa made in Italy può darne testimonianza. Soprattutto nell’ambito delle scarpe eleganti, l’Italia ha fatto e continua a fare scuola, senza dover arrivare a scomodare le grandi Maison (basti pensare a calzaturifici artigianali come quello della Soldini che da oltre settantacinque anni continua a fare scarpe eleganti da uomo a mano e totalmente in loco , presso la sede di Capolona, ad Arezzo) e senza arrivare alle cifre delle grandi firme.

In questo il web aiuta: la ricerca delle scarpe non si esaurisce alla mera comparazione fra prezzi, marche e modelli, ma ci da la possibilità di guardare cosa c’è dietro. Cosa c’è dietro la declamazione di un made in Italy? Dov’è veramente l’azienda? Da dove provengono i materiali utilizzati? Siamo in un’era in cui per un’azienda la reputazione è tutto e bastano pochi click per smascherare un falso.

Cosa è classico e cosa no?

 Ci sono in questa selezione i vecchi classici, quelle scarpe che da sempre sono sinonimo di eleganza, ma anche i nuovi classici, ossia calzature nate informali e poi diventate, per materiali e lavorazioni, scarpe con carisma, fascino ed eleganza.

Fra i vecchi classici le protagoniste sono due: le oxford o francesine e le derby. La differenza fra queste due scarpe sta nella cucitura dei gambetti (le due parti di pelle che terminano con la foratura degli occhielli per il passaggio della stringa) al disotto della mascherina. Questo particolare conferisce alla francesina un particolare aspetto fluido, in cui la sua linea non ha interruzioni o slabrature, rendendola per questo la scarpa per eccellenza, l’unica abbinabile con abiti da uomo da grandi occasioni quali il frac e lo smoking. Meno formale, ma altrettanto elegante è la derby, che al contrario della francesina ha i gambetti cuciti al di sopra della mascherina, una piccola differenza che basta a togliere alla figura della calzatura rigidità e che rende la scarpa più facile da indossare, essendo adatta al pantalone sartoriale quanto al jeans.

La vera domanda invece è: quali sono i nuovi classici? Sicuramente dobbiamo includere in questa categoria il mocassino o penny loeafer che se fino a pochi anni fa veniva considerato una calzatura estiva, da barca, e circoscritta allo stile preppy, oggi è decisamente un sinonimo di eleganza, perfetto per gli inverni meno rigidi e per le ultime giornate di autunno.

Sotto la voce nuovi classici ci sentiamo di includere anche il Chalsie boot calzatura della beat generation, che con le sue linee pulite, e il ricorso a materiali pregiati, è diventata una calzatura che si sposa elegantemente con il nuovo taglio del pantalone elegante da uomo.

 Il sito o le piattaforme?

Comprare all’interno di piattaforme ha i suoi pregi, innanzi tutto la possibilità di paragonare molti modelli diversi, nonché la possibilità di avere spedizione, se non addirittura reso, gratuiti, se siamo abbonati alla lista premium di quella data piattaforma.

Ci sono però anche dei contro. Il primo è che solitamente i vari produttori non caricano tutto il loro catalogo sulla piattaforma, ma solo quei modelli che pensano possano essere più consoni al pubblico di utenti richiamati da quel sito. Questo limita quindi la conoscenza di alcune marche. Altro contro è che la piattaforma recide il filo che collega produttore e il consumatore, e annacqua quel controllo sulla qualità di cui si diceva all’inizio di quest’articolo.

C’è da sottolineare inoltre che molti siti di calzaturifici prevedono la spedizione gratuita, magari al di sopra di un quantitativo minimo di spesa e tutti devono garantire la possibilità di recedere dal contratto rispedendo indietro la merce ed ottenendone in cambio il rimborso. Leggere le condizioni di vendita, quando si compra on-line, è sempre buona prassi, soprattutto, avendo consapevolezza di quelli che sono i propri diritti di consumatore (che potete anche trovare in questa pagina http://www.legaconsumatori.it/ecommerce/acquisti_online_-_le_nuove_regole/ ). Questo soprattutto in caso dell’acquisto di scarpe, un bene che deve necessariamente essere indossato perché si possa avere la certezza che il numero ed il modello sono adatti al proprio piede.