Per rendere la tua casa più sicura puoi ricorrere a dei sistemi di sicurezza passiva, che hanno proprio lo scopo di difendere l’abitazione dall’intrusione dei malintenzionati, che possono accedervi mediante porte, finestre, balconi ecc…
Quali tipi di sistemi di sicurezza per la casa esistono?
Ladri e rapinatori possono rappresentare un pericolo non indifferente, sia per l’incolumità personale, sia per quella dei propri cari. Immagina se, mentre sei in casa, con i tuoi bambini, ti ritrovassi con un malintenzionato in casa, un intruso decisamente inaspettato, cosa proveresti?
Sicuramente panico e paura potrebbero averla vinta, soprattutto quando non si conoscono le intenzioni dell’intruso e quando pensi al trauma che resterà, soprattutto, ai tuoi figli.
Portoncini blindati, inferriate, persiane blindate, chiusure di sicurezza delle ante delle persiana, barriere componibili anti-intrusione, ringhiere per balconi di altezza adeguata (anche con pratico Kit di montaggio come quelli di Coprimuro.net) sono solo alcuni degli elementi strutturali che possono aiutarti a rendere più sicura la tua casa, impedendo a un eventuale ladro di introdursi abusivamente in quella che è, a tutti gli effetti, una proprietà privata.
Tra gli altri sistemi di sicurezza, si trovano le telecamere per la videosorveglianza e gli impianti di allarme, che attraverso un collegamento automatizzato da remoto permettono di contattare direttamente la polizia o di avvisare il proprietario dell’eventuale intrusione. L’utilizzo di telecamere per la videosorveglianza e gli impianti di allarme, sicuramente mettono il ladro in una condizione di difficoltà.
Tra gli altri metodi di sicurezza, non manca la scelta di adottare un cane da guardia o di abbonarsi a un servizio di vigilanza.
Torniamo però ai sistemi di sicurezza, in particolare quelli di tipo passivo, che hanno un effetto deterrente sul ladro che cercasse di entrare in casa tua. Il malintenzionato, infatti, si troverebbe di fronte ad alcuni ostacoli, che rallenterebbero la sua attività di intrusione.
Dunque, il ladro, dovrebbe forzare la porta blindata, che causerebbe non poco rumore, dovrebbe trafficare in maniera sospettosa e questo potrebbe attirare l’attenzione dei vicini di casa o delle forze dell’ordine, che si possono trovare nelle vicinanze, dunque, fare scattare, in entrambi i casi, un intervento.
Tra i sistemi di sicurezza passiva più comuni ci sono proprio gli infissi blindati all’ingresso, invece, per le finestre, sono frequentemente utilizzate delle inferriate e per proteggere il giardino, si utilizzano dei cancelli e delle recinzioni alte.
Qual è la normativa vigente?
Tutti gli elementi sopra elencati devono essere conformi ai requisiti previsti nella norma UNI ENV 1627, che stabilisce sei diverse classi di antieffrazione. Generalmente nelle abitazioni più comuni, vengono installati sistemi appartenenti alle classi 3 e 4.
Per quanto riguarda la classe 3, si fa riferimento alla resistenza del sistema, di fronte ai tentativi di scasso, che vengono effettuati utilizzando cacciaviti e piedi di porco.
Per quanto riguarda la classe 4, si fa riferimento agli infissi che devono essere resistenti allo scardinamento, effettuato utilizzando le seghe, i martelli, le accette, gli scalpelli e trapani a batteria.
Di questi elementi i punti deboli sono la serratura, l’ancoraggio al muro e le cerniere disposte tra telaio fisso e ante. Per tale motivo, soprattutto per i portoni d’ingresso blindati, è fondamentale che abbiano un controtelaio in lamiera di acciaio inossidabile o zincato, che abbia uno spessore di 1 o 2 millimetri e che l’ancoraggio alla parete sia provvisto di zanche metalliche o tasselli a espansione.
L’anta mobile deve essere in lamiera di acciaio e rinforzata con specifici profili verticali e orizzontali. Ad ogni modo è sempre utile fare uso di spioncini, catenelle e chiavistelli, prima di aprire definitivamente la porta.
L’acciaio inox o zincato è il migliore anche in fatto di inferriate, cancelli di sicurezza e recinzioni alte, che possono difendere bene la proprietà privata dai malviventi.