Se si ha intenzione di aprire una casa vacanze, è importante informarsi sugli step da fare e seguire con una certa linearità, tutti gli adempimenti burocratici e fiscali. Giuridicamente, una casa vacanza è come se fosse a tutti gli effetti, un luogo ricettivo turistico, al pari di un hotel o albergo.
La differenza sta nei prezzi, le cui case vengono scelte nella gran parte delle volte, sia per un aspetto economico (solitamente meno care rispetto agli alberghi), ma soprattutto per la comodità di poter dormire in un alloggio completamente destinato a chi prenota.
È altrettanto importante, che la casa vacanza venga sfruttata in un determinato periodo dell’anno (in base alla sua ubicazione potrà esser destinata all’affitto estivo o invernale).
Quanto alle pratiche burocratiche, è sufficiente disporre di un bene immobile da affittare a terzi, in quanto in questo specifico caso, non è necessario gestire servizi centralizzati né tanto meno personale. Gli unici requisiti da rispettare sono due: abitabilità e agibilità (a patto che ci siano obbligatoriamente cucina e bagno).
Soprattutto per le strutture nuove la vera sfida è farsi conoscere. Sono in molti a cedere al miraggio di guadagni facili con siti come Booking, Airbnb o TripAdvisor, non rendendosi però ben conto di quanti soldi dovranno sborsare per ogni intermediazione. Per non sprecare soldi con le agenzie di intermediazione turistica vi suggeriamo di leggere questo articolo.
Quanto agli iter burocratici, di seguito gli step passo dopo passo per aprire una casa vacanze
Le possibilità sono farlo in modo non professionale e in modo professionale (attività imprenditoriale):
- Aprire una partita IVA adatta allo scopo nel caso la casa vacanza venga gestita come attività imprenditoriale ovvero se ne abbiano più di quattro.
- Presentare la SCIA, ovvero la segnalazione che attesta l’inizio di attività, con conseguente iscrizione al registro imprese e specifica tassazione.
- Segnala alla questura di tua competenza, che stai per aprire una casa vacanza. L’adempimento ha una finalità esclusivamente conoscitiva, senza adempimenti formali.
- Mettersi a norma con gli adempimenti fiscali, apponendo la marca da bollo da 2€ qualora l’importo totale del soggiorno superi i 77,47€. A fine anno si procederà come si è soliti fasi, ovvero compilare la dichiarazione dei redditi occasionali (allegando le ricevute). È destinato a coloro che aprono case vacanze in modo sporadico e non costante.
- Assicurarsi che l’abitazione adibita a casa vacanza, sia agibile, abitabile e che abbia bagno e cucina.
- Assicurarsi che il turista sia munito di un qualsiasi documento idoneo a riconoscere la sua identità o il possedimento della carta di identità Gli stranieri extracomunitari potranno esibire il passaporto o qualsiasi altro documento purché abbia una valenza interazionale e che sia munito di fotografia.
- Entro 24 ore rispetto a quando sono arrivati gli ospiti, il titolare della casa vacanza dovrà segnalare alla questura del suo Comune, le generalità degli ospiti (è possibile trasmettere i dati telematicamente o via fax).
- Stipulare un contratto di locazione con gli ospiti (turisti della casa vacanza). Il contratto in questione non potrà essere meno di 7 giorni e né superiore a 3 mesi. In caso di alloggio inferiore ai 30 giorni, non va registrato in quanto ritenuto short let (per case vacanze ad uso non professionale).
Quanto all’imposta sul valore aggiunto (IVA), essa non va applicata ai contratti di casa vacanza, poiché rispetto alla prestazione albergheria non vi è – secondo la Suprema Corte – una fornitura di servizi personali.
Una volta effettuate tutte le pratiche amministrative non vi resta che arredare la vostra casa in maniera carina e pratica per poter risultare appetibile ai turisti che vengono nella vostra zona.