Arte & Cultura

Pizza, alla scoperta delle cinque varietà più famose nel mondo

Un sapore ineguagliabile, che racconta tradizioni e culture radicate da generazioni e la cui ricetta è sinonimo di gusto e autenticità. La pizza è probabilmente il piatto italiano più amato e celebrato nel mondo ma senza dubbio anche quello più rappresentativo del Belpaese, proposto in innumerevoli versioni con una straordinaria e diversificata quantità di ingredienti. Tanto che, anche fuori dai nostri confini, sono nate e cresciute nel corso degli anni molte interessanti versioni che attingono dalla tradizione “Made in Italy” rivisitandola e reinventandola.

Le variabili sono molteplici e le possibilità praticamente infinite: dal tipo di lievito o di farina impiegati per l’impasto alla lievitazione, lunga o breve, dalla varietà con il cornicione alto e morbido a quello più basso e croccante, dall’utilizzo di materie prime a crudo o durante la cottura; amalgamando il tutto alla maestria dei maestri pizzaioli è cosa certa che, difficilmente, gusterete lo stesso tipo di pizza in luoghi differenti. Una buona pizza accompagnata da una fresca birra artigianale o, perchè no, da un calice di vino, è un piatto che genera convivialità, regala sorrisi ed emozioni. Ma il suo segreto è racchiuso tutto in un solo ingrediente, il cuore del suo impasto: per preparare una pizza davvero indimenticabile occorre una farina professionale per pizza di alta qualità.

Fatta questa premessa avventuriamoci alla scoperta delle cinque tipologie più conosciute e richieste nel mondo:

La pizza Napoletana

È l’originale per eccellenza, la più amata e ordinata nei ristoranti e nelle pizzerie. La sua preparazione è meticolosa e protetta da un apposito disciplinare che prevede la cottura nel forno a legna. La sua principale caratteristica risiede nell’impasto, molto sottile e quasi amalgamato al condimento di pomodoro fresco e mozzarella, ma anche al soffice e alveolato cornicione. Si utilizzano farina di tipo 00, lievito di birra fresco, sale e acqua. Mentre il condimento prevede passata di pomodoro, mozzarella di bufala, olio extravergine e basilico per la pizza Margherita oppure passata di pomodoro, aglio, olio extravergine e origano per la Marinara.

La pizza a metro

Di origini Campane, la sua preparazione è simile a quella della pizza Napoletana dando all’impasto una forma più allungata, della lunghezza di circa un metro, e viene cotta nel forno a legna. La differenza risiede nel fatto che è possibile dividerla in gusti diversi, separati con delle piccole strisce di pasta. Servita in tavola lascerà i commensali a bocca aperta.

La pizza Romana

La forma del disco è perfettamente tonda e l’impasto è prepato utilizzando grano tenero, lievito, sale e, a scelta, olio d’oliva o di semi. Si differenzia dalla pizza Napoletana per la sua croccantezza, tanto che viene spesso definita “scrocchiarella”. Il condimento prevede pomodori pelati preparati con olio, sale e pepe, mozzarella a listarelle e, per chi vuole richiamarne le origini, basilico e pecorino o, nella sua variante chiamata “Napoli”, le alici.

La pizza al tegamino

Largamente diffusa nel nord Italia, tanto che Torino ne rivendica la sua origine, viene cotta in forno all’interno di una piccola padella o di un tegame monoporzione ad una temperatura più bassa rispetto alla Napoletana e con tempi di cottura che possono arrivare a sfiorare i 20 minuti. L’impasto è simile a quello del pane, e si caratterizza per la doppia lievitazione: viene parzialmente condito con il pomodoro prima di essere lasciato riposare fino al momento della cottura. Una procedura che rende questa pizza al contempo soffice e fragrante. Insomma, buonissima.

La pizza Gourmet

È la versione più giovane ma ha già conquistato il mondo. Si tratta della pizza a degustazione e si caratterizza perchè la farcitura viene realizzata usando ingredienti di alta qualità e di stagione, spesso uniti a crudo all’impasto subito dopo la cottura. Deve permettere a chi la assaggia di assaporare sia il gusto dell’impasto che il condimento, distinguendo tutti i sapori. Viene servita a spicchi ognuno dei quali deve rappresentare il gusto della pizza completa.