Salute e benessere

Piede d’atleta: cause, sintomi e rimedi in farmacia

Cause e sintomi della tricofitosi o tinea pedis, rimedi in farmacia

Il piede d’atleta, il cui nome medico è conosciuto come tinea pedis, è un’infezione che riguarda i piedi o le dita dei piedi provocata da funghi detti dermatofiti. Il nome comune deriva dal fatto che questa patologia colpisce in maniera particolare gli sportivi che frequentano spesso docce e spogliatoi pubblici. Tale infezione, infatti, si contrae tramite il contatto dei piedi con una superficie o delle calzature contaminate dai funghi.

Il piede d’atleta è una patologia da non sottovalutare in quanto compromette l’integrità della barriera cutanea dei piedi, permettendo a batteri pericolosi di provocare un’infezione piuttosto grave chiamata erisipela. Quest’ultima, se non curata in maniera corretta e tempestiva, può causare problemi molto gravi al paziente e, nei casi più gravi, anche la morte. Per questi motivi, è molto importante far diagnosticare la patologia da un dermatologo.

Il piede d’atleta può presentarsi in forme differenti a seconda del fungo che causa l’infezione e può variare anche nelle dimensioni e nella durata. Nella maggior parte dei casi, si tratta di forme poco evidenti che si manifestano con una minima desquamazione o macerazione tra gli spazi delle dita dei piedi, in particolar modo il terzo e il quarto spazio. Tra le forme più diffuse, vi è anche quella che riguarda la pianta del piede dove, oltre alla desquamazione, è possibile osservare la comparsa di vescicole e pustole pruriginose. Infine, nei casi più gravi, l’infezione può interessare in maniera più diffusa l’intero piede, quindi manifestarsi sulle punte delle dita, sulla pianta e addirittura sui bordi laterali. Quest’ultimo caso è noto anche come infezione a mocassino.

Farsi visitare da un dermatologo è molto importante per farsi diagnosticare la malattia, in quanto vi sono alcune patologie che sono molto simili tra loro e possono essere scambiate per il piede d’atleta. Tra queste vi sono la cheratolisi punctata, la psoriasi plantare e l’eczema disidrosico.

Piede d’atleta: le cause

A provocare il piede d’atleta o tinea pedis sono i funghi dermatofiti, ovvero dei miceti in grado di attaccare la cheratina, la principale proteina che costituisce lo strato più superficiale della pelle, noto anche come strato corneo.

I funghi dermatofiti responsabili sono diversi, ma i più frequenti sono i Tricophyton rubrum, Tricophyton mentagrophytes variante interdigitalis ed Epidermophyton floccosum. Tali funghi vivono a contatto con l’uomo e si trasmettono per contatto diretto o inderetto. Le spore sono in grado di sopravvivere per mesi su alcuni indumenti e superfici come asciugamani, scarpe, tappeti, tappetini da bagno, negli spogliatoi e nelle docce.

Ma a provocare il piede d’atleta, però, non sono solo i dermatofiti, ma anche le muffe, soprattutto quelle presenti nelle zone tropicali e sub-tropicali possono causare infezioni al piede molto simili. Infine, in casi molto rari, anche alcuni lieviti come la candida albicans, sono responsabili del piede d’atelta. Tale infezione è più frequente nell’uomo che nella donna e si tratta di una condizione molto comune tra gli sportivi, non solo perché frequentano docce e spogliatoi comuni, ma anche per la tipologia di calzatura che indossano che, generalmente non è traspirante. Ad essere colpiti sono anche i minatori, secondo una stima sono circa il 70%. Tra i fattori di rischio vi sono quelli legati ai disturbi della circolazione sanguigna, tipici dei pazienti affetti da diabete. Ad influire, però, possono essere anche altri fattori come la scarsa igiene locale, l’ipersudorazione e l’età avanzata.

Piede d’atleta: sintomi

Nella fase iniziale della patologia, nella maggior parte dei casi, il piede d’atleta è del tutto asintomatico.

Dopodiché, può manifestarsi in forme diverse che si dividono in: forma interdigitale, forma a mocassino e forma infiammatoria bollosa.

La più comune è sicuramente quella interdigitale che può essere secca o umida. La forma secca si contraddistingue per essere caratterizzata da desquamazione e erosione cutanea, mentre quella umida si presenta con ipercheratosi, macerazione e lesioni interdigitali. La forma cosiddetta a mocassino si manifesta con eritema, con la presenza di papule marginali, ipercheratosi e desquamazione bianca. Quest’ultima tende ad estendersi alle piante dei piedi, ai talloni e ai bordi laterali.

La forma meno comune è quella infiammatoria bollosa e si manifesta con delle lesioni molto simili a quelle delle dermatiti da contatto. Tutte le forme sono caratterizzate da un lieve prurito, dal cattivo odore e dall’ispessimento dell’unghia che può lacerarsi e cambiare colore.

Piede d’atleta: rimedi

Il piede d’atleta può essere difficile da curare, per questo è importante rivolgersi al medico che, dopo la diagnosi prescriverà dei farmaci antifungini. I nostri farmacisti consigliano alcuni rimedi per piede d’atleta disponibili in farmacia:

1. Dermovitamina Micoblock Piede D’atleta Crema 30 Ml + Spray Barriera 3 In 1 100 Ml

Si tratta di un trattamento combinato efficace per combattere prurito, macerazioni e cattivi odori dovuti a infezione fungine e utili per prevenire la contaminazione. Il kit è composto dalla crema che contiene una miscela di sostanze funzionali che riducono la carica micotica e che creano un ambiente ostile alla proliferazione di funghi e batteri; e da uno spray che svolge un’azione preventiva e impedisce la diffusione della micosi. La crema va applicata sulla zona interessata in piccole quantità, effettuando un leggero massaggio, fino alla scomparsa dei sintomi. Lo spray va applicato prima di immergersi in acqua o di entrare in contatto con superfici potenzialmente rischiose. Applicare generosamente sul piede e in maniera particolare nello spazio interdigitale e attendere pochi secondi che sia completamente asciutto.

2. Canesten Unidie 1% Crema Antimicotico 30g

Si tratta di un antimicotico per uso topico indicato per il trattamento di dermatomicosi sostenute da dermatofiti, saccaromiceti ed altri funghi patogeni. Ai fini di una completa guarigione si consiglia di non interrompere il trattamento subito dopo la scomparsa delle manifestazioni cutanee, ma di continuare per l’intera durata del trattamento che varia a seconda del tipo di infezione, di estensione e localizzazione.