Lavoro

Chi è e di che cosa si occupa un graphic designer

Il più delle volte chi vuol intraprendere la carriera di graphic designer, si chiede chi è realmente questa figura, di cosa si occupa e qual è il suo obiettivo finale. Il termine letterale sta per “progettazione grafica”, il che potrebbe confondere coloro che fin dall’inizio hanno avuto dubbi a comprendere il reale significato.

Un graphic designer è un professionista del disegno. Per non banalizzare o sottovalutare tale figura, va detto che dietro tale competenza vi sono molteplici skills nascoste: studio della comunicazione, saper utilizzare tanti tools di grafica, aver la capacità di progettare in 3D, aver studiato pubblicità, stimolare la propria creatività ed esser in grado di creare qualcosa di impattante.

Un grafico, occupandosi di web design, brand design, advertising ed editoria, deve trasversalmente conoscere anche le basi della psicologia del consumo e della comunicazione alla massa. Il graphic designer che opera in modo professionale, è in grado di studiare la comunicazione di un’azienda e riportarla nelle grafiche o impaginazioni in carta/digitali.

Affinché possa riuscire nella sua impresa, il professionista grafico studierà e progetterà durante un iter complesso, tutte quelle immagini che garantiranno autorevolezza e creeranno l’identità unica dell’azienda.

Il designer è identificabile come un professionista d’arte, con cui riesce ad esprimere sé stesso nel momento in cui svolge delle mansioni per la propria immagine. Accade in proporzione minore, quando il committente gli delega lo studio della comunicazione, dove il suo lavoro deve “limitarsi” a studiare l’immagine degli altri.

Dal sito di damcommunication.it apprendiamo che coloro che desiderano diventare dei graphic designer professionisti dovranno avere conoscenze tecniche di software per grafica, impaginazioni e fotoritocco. Il tutto senza tralasciare una formazione culturale adeguata con basi di semiotica, psicologia e soprattutto di comunicazione.

Come si diventa graphic designer

In Italia non esiste una regola o percorso certo che spiega come si diventa graphic designer. Va innanzitutto detto, che la laurea potrebbe esser un titolo superfluo in questo settore. Quel che potrebbe accrescere il valore e far acquisire più skills, potrebbe essere un corso specializzato in grafica pubblicitaria.

Ecco innanzitutto, quali aspetti caratteriali sono necessari per fare il grafico di professione:

  1. Creatività: a volte è innata, altre volte ancora va sviluppata. Nel secondo caso, per riuscirci suggeriamo di controllare i lavori dei competitors, leggere risorse inerenti alla materia, blog e guardare video sulle piattaforme streaming.
  2. Passione: non può mancare se si volessero accrescere le proprie competenze in questo campo. L’espressione visiva e artistica è tutto in tale settore.
  3. Curiosità: l’arte è innovazione, costante aggiornamento ed evoluzione. Una persona che non è curiosa, difficilmente può diventare un grafico pubblicitario.
  4. Versatilità: se si fosse in grado di adattarsi facilmente al cambiamento, allora fare il graphic designer può essere la strada giusta. È una figura in cui occorre saper cambiare repentinamente il tipo di linguaggio, variare il messaggio e quindi adattarsi da committente in committente.

Indipendentemente che si scelga una scuola superiore apposita o un corso universitario o post scolastico incentrato sul graphic designer, è assolutamente importante non limitarsi all’aspetto tecnico. E’ necessario apprendere nozioni di marketing sia quello più tradizionale e sia quello legato agli influencer sui social come Instagram e FB ecc.

La comunicazione più efficace è quella che colpisce l’immaginario collettivo ma anche quello del singolo individuo. La pubblicità online moderna, serve in sostanza a raggiungere il target giusto dei clienti e ad interagire con loro.